di Alessandro Nardone – Se Bersani e, insieme a lui, la classe dirigente del Pd avesse lasciato spazio a Matteo Renzi. Se Berlusconi avesse consentito lo svolgimento delle primarie di coalizione ed un vero ricambio della classe dirigente del Pdl. Se Pdl e Pd avessero sfruttato la (disastrosa) esperienza del Governo Monti per cambiare la legge elettorale ed affrontare (seriamente) il capitolo dei costi della politica. Se l’attuale classe politica fosse uscita dalla campana di vetro dentro a cui dimostra ancora – nonostante tutto – di stare. Se i cosiddetti partiti tradizionali avessero dimostrato, con i fatti, di avere a cuore gl’interessi del Popolo e non quelli di bottega.
Forse, e dico forse, oggi…
Pdl e Pd avrebbero recuperato grosse quote di credibilità presso i rispettivi elettorati, che non si sarebbero visti “costretti” al voto di protesta. Il Movimento 5 Stelle avrebbe ottenuto sì, un successo elettorale, ma non tale da risultare decisivo ai fini della nascita di un governo. A quest’ora avremmo una solida maggioranza parlamentare, un governo ed un Presidente della Repubblica.
Sì, se…
Se in Italia le generazioni vivessero in modo armonico e non in conflitto, insomma…Bersani e Matteo Renzi, Berlusconi e Giorgia Meloni…
Non dico che i giovani siano sempre più meritevoli, ma visti i risultati dei vecchi, il dubbio viene!