di Alessandro Nardone – Il Ministro Terzi l’ha fatta grossa, di nuovo. Sì, perchè a distanza di pochi giorni, ha prima annunciato che i nostri Marò sarebbero rimasti in Italia salvo poi, notizia di stasera, fare l’ennesimo dietro front, dichiarando che, invece, i Marò verranno rispediti in India. Una genuflessione degna di Cicciolina, una mossa inversamente proporzionale a Sigonella, non c’è che dire. Ahìnoi, negli ultimi settant’anni, la nostra Patria è stata tristemete abituata – per mano di governanti inetti – ad essere umiliata: basti pensare a Yalta, all’assordante silenzio che per decenni ha occultato la tragedia delle Foibe, al vergognoso inciucio con cui D’Alema barattò un altro silenzio, quello sulla strage del Cermis, con la terrorista Silvana Baraldini. Giusto per citare i primi due o tre esempi che mi vengono in mente.
Sappia, il Ministro Terzi, che quella che ha scritto oggi, è una triste pagina entra di pieno diritto nel patetico pantheon che ho appena citato. L’ennesima sconfitta, l’ennesima umiliazione, l’ennesima vergogna.
Complimenti.
