di Francesco Storace – Mentre il Pdl siciliano e’ lealmente impegnato a sostegno di Nello Musumeci per la conquista della regione, nel resto d’Italia, a partire dal Lazio, sembrano tutti impazziti in quello che e’ o era il partito diBerlusconi.
Dicono quello che dicemmo noi nel 2008. Hanno scoperto con troppi anni di ritardo che il mito dellasemplificazione non e’ roba italiana, che il Pdl non ha funzionato. Benvenuti nel club, potremmo dire.
Eppure, pretendono anche di avere la ricetta magica in tasca. E questo, me lo si lasci dire fa indignare e molto. Ma come? Gli e’ scoppiato in mano il giocattolo e ora pensano che basta nasconderlo per ricominciare? Vogliono le primarie per fingere di aver risolto tutto?
Non sento ancora parlare di contenuti. Si intrattengono sulla forma partito e dimenticano che cosadebbono dire al popolo.
La moneta, ad esempio: ci deve gingillare ancora la Bce o deve tornare ad essere battuta dallo Stato?
La sovranità appartiene al popolo o al palazzo succube della Germania?
I tagli ai costi della politica si fermano alle regioni o devono finalmente toccare il Parlamento e il Quirinale?
Ai delinquenti si vuole dare l’amnistia o e’ meglio garantire certezza della pena al cittadino?
Gli italiani più poveri devono continuare ad aspettare il turno degli immigrati per accedere ai servizi sociali e alle case popolari o si stabilirà finalmente la preferenza nazionale?
Il presidenzialismo e’ ancora un’aspirazione del centrodestra?
E Monti, possiamo finalmente congedarlo?
Ecco, noi vogliamo chiarezza e non il gioco delle tre carte. Se invece ci si risponde primarie sbadigliamo. E a quelli del Pdl che cancellano il Pdl, diciamo che non ci interessate affatto.