di Marina Buffoni – Come me, molti giovani italiani desiderano un Governo a destra, quello in cui c’è senso della Nazione, in cui l’Italia sia rispettata in Europa e nel mondo, in cui i politici abbiano “una visione”. In cui le ambizioni personali si annullino davanti alla sola ambizione degna di rispetto: il destino del Paese.
Sotto l’influenza della democrazia dell’opinione pubblica, dei progressi della libertà di comunicazione e di espressione, un certo modo di far politica , di dirigere il paese oggi non è più accettabile. Ritengo che il pensiero di destra sia sotto molti aspetti un pensiero e un metodo adatto ai nostri tempi. La destra è l’unione popolare di italiani di tutte le condizioni sociali ed economiche intorno all’amore per la nostra Nazione e la fierezza di essere italiani. La destra è fatta di doveri prima ancora che di diritti. La destra esorta i giovani a respingere un modello di società che in nome dell’apparire spegne spiritualmente l’individuo. La destra aiuta i giovani a a ritrovare nelle tradizioni i valori della collettività. La destra è impegnata in una grande battaglia di libertà: l’abolizione dei privilegi, delle leggi ad personam, della difesa della vita e di dare voce a chi non ce l’h e di difendere le fasce più deboli. La destra è concezione dell’uomo e della donna come esseri umani che brillano di una scintilla interiore: il realizzarsi di un sogno lì dove alberga un ideale.
Ciò che è più triste nel nostro Paese è che il sentimento provato da molti, troppi italiani sia che la speranza non si realizzerà. L’ultima rottura, quella più forte, quella che per me conta maggiormente, che giustifica tutte le altre, è quella di uscire da questa disperazione economica e politica. Solo il pensiero di destra può dare a tutti una nuova speranza, una nuova possibilità di realizzare, costruendo la propria vita, il proprio sogno.