di Davide Tedeschini – E’ strano che ai primi di gennaio 2013 a poche settimane dalle elezioni politiche e regionali non si sappia il candidato a presidente del consiglio e la coalizione nazionale e regionale di destra e centrodestra. Questo è la riprova della fine di un’era politica e dell’inizio di una nuova che nasconde insidie e strascichi, costituiti da polemiche strumentali dal riproporsi dei vecchi leaders, da tattiche e pretattiche, dal dominio della non-politica militante. Ne vado ad elencare alcune: la prolissa e continua presenza di dichiarazioni sulla sopravvivenza del PdL mentre si taceva sulla legge elettorale, le indecorose discussioni sulla necessità o meno che i gruppi parlamentari debbano presentare firme per essere accettati alla competizione; a quale alleanza farà capo Berlusconi? Argomenti che poco importano alla gente e agli elettori di destra e a quelli di centro, né interessano al Paese.
Anzi, dai commenti postati su facebook e Twitter emerge una certa antipatia per Berlusconi da parte degli elettori che tradizionalmente lo sostenevano e una noia per la riproposizione di coalizioni che furono. Già non appoggiato da La Destra 5 anni fa alle precedenti elezioni politiche, Silvio sembra in affanno, prima cerca poi scarica Monti, tra gaffe su fogne (la sua battuta su Fini che ritorna alle fogne è stata maldigerita da tutti gli ex missini che ancora aspettano scuse), si rende complice di spacchettamenti e manovre varie ai danni dell’unità della destra storica favorendo la nascita di altri partitini e prestando loro deputati per la costituzione di gruppi (pare addirittura che CentrodestraNazionale e Fratelli d’Italia siano due partiti diversi pur avendo un simbolo solo), si rende artefice della soppressione delle Primarie, complice delle boutade di Alfano e ancor prima della sua assenza alle elezioni siciliane. Siamo giunti al punto di non ritorno o quasi: La Destra di fronte a tale ambiguitàpotrebbe correre da sola alle prossime elezioni con un suo candidato premier.
E’ un peccato che si creino distanze del genere, quando lo stesso Berlusconi ha ammesso che La Destra ha percentuali più alte di Casini e dell’UdC rendendosi cordiale con i vertici. Ma se avesse spezzato una lancia qualche mese fa per l’on.Storace (La Destra), uscito indenne dal tritacarne giudiziario che la sinistra ha usato strumentalmente per 7 anni (e ancora usa) non staremmo qui a chiederci di quali numeri potrebbe disporre una eventuale coalizione di centrodestra-destra. Storace chiosa: “…a me non serve la parola centro per scusarmi di essere di destra” e tanti la pensano come lui e si dichiarano pronti a seguirlo nei fatti, avendone già dimostrato il coraggio e oggi rinvigoriti da percentuali sempre più alte.
Non vorremmo che la strategia del PdL sia quella di voler relegare insultandoc ome un tempo facevano gli esponenti della DC, gli elettori di destra (rei confessi ‘fascisti’), volendo così sdoganarsi agli elettori ‘moderati’, per stessa ammissione di Berlusconi “…maggioranza del paese dal 45 ad oggi”. Questo è quello che fa venire in mente la battuta di Berlusconi su Fini che tradendolo è “…tornato nelle fogne”. Non vorremmo che sia così ma: vorremmo non avere dubbi, vorremmo che qualcosa sia cambiato nella cultura degli italiani durante questi 20 anni, dal 1994. E Vorremmo che La Destra fosse considerata con più rispetto, ci sembra assurdo chiederlo giacchè ha fatto vincere il centrodestra per molti anni, anche prima del 1994. L’MSI in precedenza non ha mai fatto mancare il suo contributo spesso determinante anche per la DC contro l’incedere del Partito Comunista Italiano – anticlericale, clientelare, revisionista, totalitario, illiberale, antidemocratico. Vorremmo che il definire ‘orridi’ Fini e Casini avesse conseguenze politiche non solo a parole, che corrispondesse col rispetto de La Destra a prescindere da come sarà la coalizione. Vorremmo che ci fosse più tutele degli uomini di partito e degli alleati che hanno sempre dimostrato serietà. Finora tutto questo è venuto meno anche se i tecnici e i solidali di Monti stanno sul piede di guerra da un anno! Perché un tale ritardo nell’area conservatrice? La Destra per voce dei suoi rappresentanti ha da sempre denunciato questi errori che ormai condizioneranno nettamente le scelte degli elettori.
La Destra merita un rispetto e una dignità che forse questo centrodestra e Berlusconi non sarebbero in grado di darle a prescindere dalle poltrone. Non ci interessa una minestra riscaldata, non fa nessun effetto tornare a parlare oggi di progetti politici simili alla Casa delle Libertà, né Berlusconi sembra avere le virtù di destra. E’ questo il dato che sta emergendo quotidianamente e viene rivolto con franchezza ai nostri rappresentanti politici, coscienti di quello che comporta il dovere di rappresentanza e sovranità. E questo anche se preoccupante, riporta al dovere nei confronti loro e della nostra coscienza facendoci respirare nuovamente aria pulita.