di Marcello Veneziani (Il Giornale) – Tre mesi fa lanciai un appello alle destre, a cui seguì un incontro ad Ascoli, tanta animazione e qualche animosità (il 15 luglio si tenne l’incontro «Progetto Itaca» in un monastero vicino Ascoli Piceno, aperto a tutte le destre possibili, per «fare qualcosa» per il Paese, ripartendo partire dai giovani, dalle donne, dagli outsider per una rivoluzione italian e salvare la politica dai politici, ndr). Molti risposero e aderirono, qualcuno ironizzò. L’appello non era teso a fondare un antipartito; era rivolto alla politica perché si ricomponesse e ritrovasse le motivazioni. Ma la politica non rispose, salvo pochi; o rispose diffidente, sulla difensiva. Pensò di ripararsi sotto l’ombrello altrui e la livrea propria. Oggi, dopo le ultime porcate, invoca l’azzeramento che invocammo tre mesi fa. Per completare quel tragitto, sabato 6 ottobre a Roma, a Palazzo Ferrajoli- di fronte a Palazzo Chigi – ci sarà un incontro sul tema: «Ci vorrebbe una destra/ per svegliare l’Italia». Dalle ceneri delle destre si spera che sorga una comunità. Per quel che mi riguarda ho lanciato l’appello, mi sono esposto agli esiti, credo di aver fatto il mio dovere. Da domenica torno alla solitudine che più si addice.
