Thursday 21st November 2024,
IL DESTRO // Idee che ti mettono al tappeto

Altro che primarie, Berlusconi vuole votare a gennaio

Altro che primarie, Berlusconi vuole votare a gennaio

di Alessandro Nardone – Credo che, di tutta la sua conferenza stampa fiume, dovremmo mettere da parte i soliti concetti triti e ritriti e limitarci ad analizzare i due fattori maggiormente rilevanti posti da Berlusconi. Il primo è, certamente, quello che riguarda la sua minaccia di staccare la spina al governo Monti a causa di quegli stessi provvedimenti – va osservato – che il Popolo della Libertà ha sostenuto e votato in Parlamento.   Il secondo, invece, è il sostanziale regime di commissariamento in cui ha posto chiunque dovesse uscire vittorioso da una contesa, quella delle primarie che, a questo punto, appare completamente svuotata di qualsiasi funzione propedeutica ad una reale svolta generazionale. Tutt’al più, sarà uno spot con attraverso il quale palesare il concetto che, anche il suo partito, ha recepito ed incanalato l’esigenza anzi, la domanda, di democrazia dal basso.

Ora, se assieme a questi fattori, consideriamo che attorno a Natale è prevista la sentenza di primo grado del “processo Ruby” e che, da lì a qualche settimana, si voterà per eleggere il nuovo governatore della Lombardia, possiamo tranquillamente supporre che, nella testa del Cavaliere, un election day a gennaio sia nel novero delle cose possibili.  Ricapitolando: mandare a casa Monti, candidare qualche faccia nuova e trasformare le elezioni politiche in una sorta di referendum (l’ennesimo) su se stesso e contro l’Europa della Merkel. Ai posteri l’ardua sentenza.

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