Thursday 21st November 2024,
IL DESTRO // Idee che ti mettono al tappeto

È ancora attuale parlare di Dio, Patria e Famiglia?

È ancora attuale parlare di Dio, Patria e Famiglia?

di Giorgio Gaias – Viviamo in un periodo in cui i valori e gli ideali sono dimenticati nei cassetti di qualche archivio impolverato, siamo nell’epoca della globalizzazione, della mignottocrazia, del tutto è concesso, delle unione civili, delle probabili adozioni da parte di coppie omosessuali, del famoso accogliamo i nostri amici rom e musulmani, del vogliamo la droga libera, un mondo lontano millenni da quello fatto di ideali, di onore, insomma da quel “Dio-Patria-Famiglia” con cui sono cresciute intere generazioni di ragazzi di Destra, un periodo ci avrebbero chiamato “fascisti” oggi invece va di moda “ladri”. Il mondo si è capovolto eppure sembra ieri che i giovani del MSI lanciavano le monetine a quel povero cristo di Bettino Craxi che oggi sarebbe considerato un ladro di galline rispetto ai vari Fiorito, Lusi, Belsito.

Ma si sa la vita va così chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Cosa è rimasto di quel Dio-Patria-Famiglia oggi? È ancora attuale? Oppure bisogna rassegnarsi al tutti fan così? La Destra italiana tanti anni fa sapeva sognare anche quando sembrava impossibile, sognava la legalità, sognava di sconfiggere la mafia per sempre, sognava un Italia rispettata da tutto e da tutti, invece siamo diventati la Patria dell’illegalità, della corruzione e della mignottocrazia, siamo lo zimbello d’Europa e dell’Occidente.
Di quel Dio-Patria- Famiglia è rimasto ben poco nella mente di una classe dirigente creata e formata da quel galantuomo qual era Giorgio Almirante, ma non per questo le nuove generazione devono dimenticarsi la storia dei loro padri e dei loro nonni. Ecco perché continuo anzi continuiamo a sostenere che sia ancora attuale parlare di Patria, noi amiamo l’Italia, quella onesta, quella di Falcone e Borsellino, quella delle energie, delle grandi imprese, quella delle nostre forze armate, quella che ricorda i suoi morti i suoi caduti, e non va in piazza a gridare 10-100-1000 Nassiriya, quella che ancora si emoziona quando ascolta l’inno nazionale, quella che non si arrende, che non vuole svendere la sovranità popolare all’Europa delle banche, quella che crede nel merito e nella meritocrazia, quella che crede nella idee che diventano azioni, che vede la politica come una missione come un servizio alla Patria.

Credo anche che sia attuale parlare di Famiglia, quella che nasce dal matrimonio tra un uomo e una donna, la famiglia il nucleo fondamentale della società italiana, quella dove si educano i figli al domani, la più grande istituzione del mondo è la famiglia e non sarà un postcomunista con l’orecchino e la sua finta filosofia a cancellare millenni di storia quella nata dalla famiglia. Per finire penso che anche Dio non possa essere messo all’angolo dal modernismo e dal finto buonismo, noi crediamo nei nostri valori e nella tradizione cristiana dell’Italia e dell’Europa, crediamo che il crocifisso non debba essere tolto dalle scuole e dagli uffici pubblici perché lede la sensibilità degli islamici, posso dire che cene freghiamo di quelli che vogliono le moschee sul suolo nazionale, se le facciamo a casa loro se non gli sta bene prendano la prima zattera che trovano e tornino da dove sono venuti, siamo contrari e ci opporremo con tutte le forze all’islamizzazione dell’Italia, vogliamo essere padroni a casa nostro con le tradizioni e i valori che da sempre caratterizzano la nostra Patria, possiamo anche nel 2012 dire che crediamo nel valore supremo della vita e che l’aborto e l’eutanasia sono omicidi?

Si lo possiamo dire e lo vogliamo dire e pazienza se qualche radical chic si incazzerà a leggere queste parole, noi sappiamo ancora sognare perché il futuro appartiene a NOI!

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